I, Robot
I, Robot è il
titolo di una raccolta di nove racconti brevi, in cui un reporter intervista
Susan Calvin , la robopsicologa sulla sua vita spesa lavorando con i robot.
Stranamente il titolo non fu proposto da Asimov, ma dal suo editore che lo
copiò da un racconto breve del 1939 di Eando Binder.
Le tre leggi
della Robotica
Il film cita le
famose tre leggi della robotica di Isaac Asimov.
Le tre leggi furono
formulate da Asimov con l’aiuto del suo editore John F. Campbell, perché
stanco di leggere storie in cui i robot, come la creatura di Frankestein, si
ribellavano al proprio creatore diventando mostri terrificanti.
I cervelli
positronici dei robot Asimoviani, essendo costruiti e "cablati"
intorno all’assunto delle tre leggi, rendono i robot sicuri e impediscono
che un robot possa funzionare senza di esse. Esistono comunque non poche
ambiguità sull’interpretazione delle tre leggi che possono dar adito ad
equivoci e situazioni interessanti, ma solo in un caso tra tutti racconti
del libro (in "Little Lost Robot") un robot arriva a mettere in
pericolo un essere umano. Nel film invece come al solito i robot
impazziscono" diventando mostri pericolosi nonostante (o a causa?) le
tre leggi. Nella logica Asimoviana nessuna scappatoia permetterebbe un tale
comportamento.
Le limitazioni
comportamentali imposte ai robot dalle tre leggi di Asimov divennero una
costante in molti racconti che seguirono anche di altri autori.
Esperti di robotica
(termine coniato da Asimov) successivamente hanno accettato le tre leggi
come un semplice esempio di buon senso anche se oggi si ritiene che esse non
siano più adeguate e desiderabili per le future generazioni di robot.
U.S. Robotics
Il film è
incentrato sui robot prodotti dalla United States Robotics, la famosa U.S.
Robots and Mechanical Men Inc. della saga asimoviana. Nel film la U.S.R. è
diretta da Lawrence Robertson, che nel libro è citato solo brevemente per
essere stato il primo presidente della corporation; saranno molte
generazioni di suoi eredi a portare avanti il suo lavoro.
Susan Calvin
Susan Calvin, la
robopsicologa è il personaggio centrale di molti dei racconti robotici. La
Calvin è una donna molto intelligente, energica e dotata di grande forza di
volontà, ma poco femminile e per niente attraente. Nel film, Susan Calvin
è interpretata dalla giovane e bella attrice Bridget Moynahan.
Alfred Lanning
Nei racconti del
libro Lanning è un personaggio centrale essendo il direttore delle ricerche
alla U.S. Robots. Nel film Lanning è il creatore del robot NS-5 e muore
quasi all’inizio della storia.
La serie di
robot "Nestor"
Nel Film la serie
robotica NS-5 è indicata come evoluzione della NS-4. Nel Libro, e
precisamente nel racconto "Little lost robot" si narra di un robot
serie nestor, l’ NS-2 prodotto con una prima legge modificata che lo rende
pericoloso per gli esseri umani a causa della possibile inazione in
situazioni critiche.
Un poliziotto a
disagio con i robot
Nel film, Will Smith
è il detective Del Spooner, un poliziotto animato da profonda sfiducia e
disprezzo verso i robot.
Un simile
personaggio non esiste nella raccolta di racconti di "I, Robot",
ma Asimov ha scritto una serie di romanzi "robotici", in cui il
protagonista è un detective, Elijah Baley, pure lui molto scettico verso i
robot. Nella società in cui vive Baley, nella terra delle megalopoli
sovrappopolate ed in decadenza del quarantesimo secolo, i robot sono stati
gradatamente espulsi dalla società e relegati a lavori pesanti in aree
deserte. Nel romanzo "Gli Abissi d’Acciaio" Baley è comunque
affiancato ad un sofisticato robot umanoide (costruito sui pianeti
colonizzati dai terrestri secoli prima) per risolvere il caso dell’
omicidio di un eminente scienziato roboticista. Il partner di Baley, robot
Daneel Olivaw, riuscirà a cambiare il suo l’atteggiamento verso i robot,
e apparirà ancora frequentemente in altri libri.
Curiosità
In passato si era
già tentato una trasposizione cinematografica di "Io, Robot" ma
senza successo. I diritti vennero concessi a Holliwood nel 1969, ma non se
ne seppe più niente fino al fino al 1977, quando la sceneggiatura del film
fu affidata ad Harlan Ellison autore di fama e amico personale di Isaac
Asimov. Ellison lavorò al soggetto per un anno, realizzando una
sceneggiatura che lo stesso Asimov giudicò degna di un bellissimo film. A
Holliwood comunque non la pensarono allo stesso modo ed il progetto fu
accantonato.
Ellison comunque
riuscì a rientrare in possesso della sua sceneggiatura che pubblicò nel
1987 con il titolo "I, Robot: La sceneggiatura illustrata".